Mamma Andersson, la pittrice del nero
Le opere di Mamma Andersson, artista svedese nata nel 1962, hanno in comune un elemento che richiama fortemente la mia attenzione; l’utilizzo del nero come colore nella composizione. Durante la storia dell’arte sono stati in molti gli artisti che hanno concesso protagonismo al nero nei loro dipinti, di fatto, spesso è stato detto che Diego Velázquez, noto artista spagnolo del Seicento, è il pittore che lavora meglio questo colore acromático. Non è facile giocare con il nero quando parliamo di pittura. Questo colore regala eleganza, forza e malinconia al dipinto però nello stesso tempo utilizzarlo può diventare complicato. Come artista posso affermare che fa paura usare il nero e spesso si trova relegato alle zone d’ombra della composizione, però nei quadri di Mamma Andersson il colore nero è poderosamente protagonista senza cadere nella eccessività.
Nei suoi paesaggi, l’artista, si serve meravigliosamente del nero per dare
forza espressiva all’immagine e nelle scene di interni Andersson usa questo
colore per evidenziare gli elementi importanti che accentuano il percorso
visivo della composizione, sempre mantenendo una squisita tavolòzza che
accompagna perfettamente il carattere vintage delle sue opere.
Andersson è una degli artisti svedesi più riconosciute nell’ambito internazionale. I suoi lavori sembra non apartengano a nessuna epoca in particolare. Le immagini, da lei realizzate, paiono estratte da vecchi film o da fotografie di altri tempi e i suoi paesaggi onirici, quando li osserviamo nel dettaglio sembrano influenzare il nostro stato d’animo.
(Fonte: https://www.davidzwirner.com/exhibitions/who-sleeping-my-pillow)
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