Mamma Andersson, la pittrice del nero


Le opere di Mamma Andersson, artista svedese nata nel 1962, hanno in comune un elemento che richiama fortemente la mia attenzione; l’utilizzo del nero come colore nella composizione. Durante la storia dell’arte sono stati in molti gli artisti che hanno concesso protagonismo al nero nei loro dipinti, di fatto, spesso è stato detto che Diego Velázquez, noto artista spagnolo del Seicento, è il pittore che lavora meglio questo colore acromático. Non è facile giocare con il nero quando parliamo di pittura. Questo colore regala  eleganza, forza e malinconia al dipinto però nello stesso tempo utilizzarlo può diventare complicato. Come artista posso affermare che fa paura usare il nero e spesso si trova relegato alle zone d’ombra della composizione, però nei quadri di Mamma Andersson il colore nero è poderosamente protagonista senza cadere nella eccessività. 

Mamma Andersson , About A Girl, 2005. Olio su tela, dittico,

Mamma Andersson, Looters, 2010. Acrilico e olio su tavola-

Nei suoi paesaggi, l’artista, si serve meravigliosamente del nero per dare forza espressiva all’immagine e nelle scene di interni Andersson usa questo colore per evidenziare gli elementi importanti che accentuano il percorso visivo della composizione, sempre mantenendo una squisita tavolòzza che accompagna perfettamente il carattere vintage delle sue opere.

Andersson è una degli artisti svedesi più riconosciute nell’ambito  internazionale. I suoi lavori sembra non apartengano a nessuna epoca in particolare. Le immagini, da lei realizzate, paiono estratte da vecchi film o da fotografie di altri tempi e i suoi paesaggi onirici, quando li osserviamo nel dettaglio sembrano influenzare il nostro stato d’animo. 

Mamma Andersson, Study Kit, 2005.  Acrilico e olio su tavola

Mamma Andersson, We Work So Closely Without Even Knowing It, 2005. Acrilico e olio su tavola, dittico, 

Mamma Andersson, Collect One’s Thoughts,  2005. Acrilico e olio su tela. 

Mamma Andersson, Dialog, 2015. Olio su tavola.


Mamma Andersson, Dead End, 2006. Acrilico e olio su tela. 
(Fonte: https://www.davidzwirner.com/exhibitions/who-sleeping-my-pillow)



Foto di copertinaMamma Andersson , Swannery, 2019. Acrilico e olio su tavola 

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